venerdì 24 febbraio 2012

La preistoria

La Preistoria
Introduzione
Circa due milioni di anni or sono fa la sua comparsa sulla terra il genere Homo, derivato da specie più antiche inserite nel medesimo filone evolutivo. La preistoria riguarda quel lungo periodo della storia dell’uomo che precede i primi sistemi di scrittura, vale a dire dalle origini sino a circa tremila anni or sono. A differenza degli studi storici propriamente detti, l’archeologia preistorica non dispone di documenti scritti, ma solo di oggetti prodotti dall’uomo per il suo lavoro, in funzione delle sue attività artistiche o spirituali. In questo campo di indagine storica rientrano gli studi sull’evoluzione fisica e culturale dell’uomo, sulle sue attività, sulle tecniche produttive, sui rapporti con l’ambiente. Il lavoro dell’archeologo, che decifra e interpreta la funzione e il significato dei manufatti e delle attività umane, è accompagnato dalle indagini di altri specialisti rivolte allo studio dei terreni (geologia), dei resti fossili umani (antropologia), delle specie animali (paleontologia) e vegetali (paleobotanica). La comparsa del genere Homo si fa coincidere con l’inizio dell’era geologica attuale, detta Quaternario. Essa viene convenzionalmente suddivisa in due periodi, il Pleistocene, fino a diecimila anni fa, e l’Olocene, nel quale viviamo.
Lo schema cronologico della preistoria europea comprende le seguenti fasi cronologiche e culturali:


2.000.000
di anni fa
-
10.000 anni fa
Paleolitico
Noto anche come “antica età della pietra”, raggruppa le culture dei popoli cacciatori e raccoglitori dalle origini sino alla fine dell’ultima glaciazione (detta di Würm), circa diecimila anni fa. Corrisponde al Pleistocene.
2.000. 000 di anni fa: Homo habilis, creò ciottoli con un margine tagliente (choppers)
1.000.000 di anni fa: Homo erectus , controllò il fuoco (500.000 anni fa),  rese le pietre bifacciali (amigdale), sviluppò una prima forma di linguaggio verbale
300.000 anni fa: Homo di Neanderthal, dava sepoltura ai morti e aveva forma di culto
40.000 anni fa Homo sapiens, creò le prime pitture rupestri


10.000 a.C.
-
8.000 a. C.
Mesolitico
È lo stadio culturale dei popoli cacciatori e raccoglitori che si adattano al miglioramento climatico del postglaciale. L’uomo attuò l’immanicamento degli strumenti di pietra e addomesticò i primi animali ( cane, ovini, bovini). Corrisponde alle prime fasi dell’Olocene.

8.000 a.C.
-
3.000 a. C.
Neolitico
Rappresenta una fase di profondi cambiamenti nei metodi di sussistenza. Sono introdotte tre fondamentali innovazioni: l’agricoltura, l’allevamento, la fabbricazione della ceramica. Nascono i primi villaggi, si diffonde la sedentarizzazione. Si sviluppa tra il Settimo e il Quarto millennio a.C.

4.000 a.C.
-
800 a. C.
Età dei Metalli
In questa fase, che si sviluppa dal terzo millennio sino all’ottavo secolo a.C., l’uomo si appropria della tecnica metallurgica. Dapprima impara a sfruttare il rame (età del Rame o Eneolitico), in seguito produce una lega di rame e stagno, il bronzo (età del Bronzo). L’età del Ferro segna il passaggio all’età storica.
Età del Rame:    4.000 – 3.000 a.C.
Età del Bronzo:  3.000 – 1.000 a.C.
Età del Ferro:     1.000 – 800 a.C.


giovedì 23 febbraio 2012

STORIA: schemi sulla civiltà greca e romana



LA CIVILTA’ GRECA

Origini

2000 – 800 a.C.

2000 – 1400 a. C. : CRETA



1600 – 1200 a.C. : MICENE


1260 a.C. : Guerra di TROIA




1200 a. C. : I DORI.
                                                                                            
1100 – 800 a.C. : Medioevo greco
La prima civiltà a fiorire nel Mar Mediterraneo, sull’isola di Creta, fu quella cretese. Forse la sua fine si deve ad una catastrofe naturale, di cui approfittarono i Micenei per conquistare l’isola.

La città più importante dei Micenei, sulla penisola del Peloponneso, era Micene.
Nel tardo periodo miceneo vi fu la guerra di Troia, uno scontro fra i Greci e gli abitanti della Troade, una regione dell’ Anatolia nell’attuale Turchia.
La distruzione potrebbe essere stata il risultato di un tentativo di saccheggiare il prospero centro o di porre fine al suo controllo commerciale sullo stretto dei Dardanelli.

Nel 1200 un popolo che abitava a nord della Grecia, i Dori, conquistò la Grecia.
Dopo vi furono quattro secoli di cui abbiamo poche notizie,  detti Medioevo greco.
Età
Arcaica
800 – 470 a.C.

800 a.C. : Prime poleis.
Prime colonie greche.

594 a.C.: Solone





499 a.C. : Le città greche  dell’Asia Minore si ribellano all’Impero persiano.
490 a.C. :  I GUERRA PERSIANA
480-479 a.C. : II GUERRA PERSIANA




La Grecia aveva tante città-stato, le poleis. Ogni POLIS aveva un'acropoli, una parte bassa (asty) ed il contado (chora).
Le più importanti poleis erano ATENE  (nell’ Attica) e SPARTA (nel Peloponneso).
SPARTA sin dal principio fu una monarchia, con la particolarità di avere due re (diarchia), appartenenti a due distinte dinastie. L'oligarchia che governava la città era formata dagli Spartiati, cioè i discendenti dei Dori che occuparono la Laconia e sottomisero i Messeni.
Ad Atene visse Solone, arconte nel 594 a.C., di nobile famiglia. Egli attuò una riforma dello Stato e sostituì alle quattro tribù gentilizie quattro nuove tribù, in cui distribuì la cittadinanza in base al censo, cioè ai possedimenti terrieri. In seguito Clistene attuò una nuova riforma.
ATENE gradualmente passò dalla forma di repubblica aristocratica a quella democratica.
La Grecia fondò altre città, le COLONIE, prima in Asia Minore e poi in Italia Meridionale.
Le colonie dell’Italia Meridionale formavano la MAGNA GRECIA.

Le colonie dell’Asia Minore furono poi sottomesse dai Persiani.
Nel 499 a.C. si ribellarono e combatterono le due guerre persiane.
Atene aiutò le colonie e divenne molto potente.
Età
Classica
470 – 323 a.C.

461 a.C. : PERICLE  capo di ATENE


431 – 404 a.C. : GUERRA DEL PELOPONNESO fra Atene e Sparta.

338 a.C. : FILIPPO II conquista la Grecia.

334 – 323 a.C. : ALESSANDRO MAGNO e l’Impero
Nel 461 a.C. comparve sulla scena ateniese Pericle, capo del partito popolare. La sua azione politica si rivolse verso una razionalizzazione delle istituzioni democratiche, alle quali avrebbero potuto accedere anche i cittadini delle classi meno abbienti.
In politica estera accentuò l'egemonia ateniese. Nell'età di Pericle la cultura e le arti ebbero un grande sviluppo. La potenza di Atene nell’età periclea spaventava le altre città, soprattutto Sparta.
Per questo Sparta e Atene combatterono la  GUERRA DEL PELOPONNESO, vinta nel 404 da Sparta.
Successivamente, molte poleis greche continuavano a combattere tra loro, diventando sempre più deboli.
Per questo il re di Macedonia FILIPPO II conquistò facilmente tutta la Grecia.
Il figlio di Filippo, ALESSANDRO MAGNO, guidò i Greci contro i Persiani e conquistò tutto il loro grande impero, fino all’Indo.
Età
Ellenistica
323 – 31 a.C.
323 a.C. : morte di Alessandro Magno


281 a.C. : divisione dell’impero alessandrino

250 circa a.C. :  regno di PERGAMO e massimo sviluppo dell’ Ellenismo.
Nei tre secoli seguenti, vi fu l’ ETA’ ELLENISTICA, caratterizzata dalla diffusione della cultura greca nei territori mediterranei ed orientali.  Dopo la morte di Alessandro, ci fu un'accesa lotta fra i suoi successori, i
Diadochi ("successori" in greco), alla fine della quale, nel 281 a.C., il suo enorme impero fu smembrato in tre grandi regni:
· la Dinastia tolemaica in Egitto
· la Dinastia seleucide in Siria, Mesopotamia e Persia
· la Dinastia antigonide in Macedonia e Grecia
Solamente verso la metà del III secolo a.C. sorse il regno di Pergamo sotto la dinastia degli Attalidi. In questo periodo, la civiltà ellenistica raggiunse il massimo sviluppo.


 civilta’ romana








700-400 a.C. :
GLI ETRUSCHI


753 a.C. :
Fondazione di ROMA. 





753 a.C. - 509 a.C.
La MONARCHIA.
La storia di Roma si divide in tre grandi periodi:
-          La Monarchia, dal 753 al 509 a.C.
-          La Repubblica, dal 509 a.C. al 27 a.C.
-          L’ Impero, dal 27 a.C. al 476 d.C. (Occidente) e 1453 d.C (Oriente).

Roma si trova nel Lazio.
A nord del Lazio vivevano gli Etruschi (Toscana ed Emilia-Romagna).

Secondo la leggenda, Roma fu fondata nel 753 a.C. da due gemelli, Romolo e Remo.
All’inizio Roma era un piccolo villaggio di pastori e contadini.
Roma era vicino al fiume Tevere e al mare, per questo potevano arrivare le navi e il commercio.

A Roma, dal 753 al 509 a.C., c’era la MONARCHIA.
La monarchia è il potere di uno solo, il RE.
Secondo la leggenda Roma ebbe sette re: il primo fu Romolo.
La società romana era divisa in due gruppi:
1) i PATRIZI o NOBILI, cioè i più ricchi;
2) i PLEBEI, cioè tutta la gente normale, che lavorava.
I patrizi più anziani facevano parte del SENATO.
Il senato era un gruppo di persone che governava lo Stato insieme al re.

509 a.C. :
La REPUBBLICA








451 a.C. :
LEGGI DELLE 12 TAVOLE                                             




264-146 a.C.:
TRE  GUERRE PUNICHE



146-133 a.C. :
Roma conquista  MACEDONIA,  GRECIA,  ASIA MINORE  e  SPAGNA

133 a.C. :
TIBERIO GRACCO

 
121 a.C. :
GAIO GRACCO




91-88 a.C.:
GUERRA SOCIALE


88-81 a.C.:
PRIMA GUERRA CIVILE
Fra Mario e Silla


60 a.C. :
1° TRIUMVIRATO

Nel 509 a.C. il Senato cacciò l’ultimo re di Roma e proclamò la REPUBBLICA.
“Repubblica” vuol dire “Cosa pubblica, di tutti”.
Non c’era più un solo re, ma tante persone che gestivano lo Stato:
-          DUE CONSOLI ogni anno governavano lo Stato;
-          IL SENATO aiutava i consoli;
-          I PRETORI  si occupavano della giustizia;
-          I CENSORI  si occupavano del numero e del comportamento dei cittadini romani;
-          I QUESTORI si occupavano del denaro dello Stato;
-          I TRIBUNI DELLA PLEBE difendevano la plebe dai nobili.

Nel 451 furono scritte per la prima volta le leggi di Roma.
Le leggi furono scritte su 12 tavole di bronzo, per questo furono chiamate LEGGI DELLE DODICI TAVOLE.


Roma aveva conquistato tutta l’ITALIA e voleva avere anche il potere sul mar Mediterraneo.
La città più forte del Mediterraneo era Cartagine, in Africa settentrionale.
Cartagine era stata fondata dai Fenici o PUNICI.
Roma combattè contro Cartagine nelle tre GUERRE PUNICHE, tra il 264 e il 146a.C..
Roma vinse e diventò padrona del Mediterraneo.


Tra il 146 e il 133 a.C. Roma conquistò Macedonia, Grecia, Asia Minore e Spagna.



TIBERIO GRACCO nel 133 a.C. propone una RIFORMA AGRARIA, secondo la quale le terre sottratte illegalmente allo Stato devono essere restituite e poi distribuite fra i contadini.
La riforma viene approvata e applicata, ma è contrastata dall’aristocrazia, che fa uccidere il tribuno quello stesso anno.

Il fratello GAIO GRACCO, tribuno nel 121 a.C., appoggia la classe dei cavalieri per limitare lo strapotere dei senatori.
Propone di estendere la cittadinanza romana a tutti gli Italici, causando una rivolta della plebe (gelosa dei propri privilegi) e le ire del Senato, che offre una taglia per la sua cattura, come “ribelle a Roma”. Nei disordini che seguono perde la vita.


Nel 91 a.C. scoppia la GUERRA SOCIALE
(Socii = alleati.  Guerra sociale: guerra fra alleati). Gli alleati italici si ribellano a Roma e nell’88 a.C. ottengono la cittadinanza romana, con tutti i vantaggi che essa comporta.

Mario e Silla sono generali due generali romani, ognuno vuole comandare da solo Roma.  Perciò si fanno guerra: inizia la PRIMA GUERRA CIVILE (88-81 a.C.),
vinta da Silla.                         
(Guerra civile: guerra fra cittadini dello stesso Stato)

Un grande generale romano, POMPEO,  si allea con CESARE e CRASSO per governare Roma: nasce il PRIMO TRIUMVIRATO (= governo di tre uomini, 60 a.C.).

49-48 a.C. :
SECONDA GUERRA CIVILE
fra Cesare e Pompeo

44 a.C. :   Morte di Cesare

43 a.C. :
2° TRIUMVIRATO

31 a.C. :
TERZA GUERRA CIVILE
fra Ottaviano e Antonio

Pompeo e Cesare sono romani, ma ognuno vuole comandare da solo Roma.
Perciò inizia la SECONDA GUERRA CIVILE (49-48 a.C.), e vince Cesare.
Tornato a Roma, Cesare diventa console a vita (45 a.C.): la repubblica non esiste più.


Cesare è considerato un traditore della repubblica e, nel 44 a.C., viene assassinato.

Nel 43 a.C. il potere è assunto dal SECONDO TRIUMVIRATO: approvato dal senato, è formato da ANTONIO, LEPIDO, OTTAVIANO.

Dopo scoppia la TERZA GUERRA CIVILE , fra Ottaviano e Antonio.
Vince Ottaviano, nella battaglia di AZIO (Grecia) nel 31 a.C..
Rientrato a Roma, Ottaviano ha da solo tutto il potere:  nasce l’ IMPERO ROMANO.












 
27 a.C. – 14 d.C. :
OTTAVIANO AUGUSTO




 
14 – 37 d.C. :
TIBERIO

37 – 41 d.C. :
CALIGOLA


 

41 – 54 d.C. :
CLAUDIO




54 – 69 d.C. :
NERONE










69 – 79 d.C. :
VESPASIANO








79 – 81 d.C. :
TITO

 


81 – 96 d.C. :
DOMIZIANO



96 - 98 d.C. :
NERVA



98 – 117 d.C. :
TRAIANO

117 – 138 d.C. :
ADRIANO




 
138 – 161 d.C. :
ANTONINO PIO


161 – 180 d.C. :
MARCO AURELIO



 

180 – 192 d.C. :
COMMODO






 

211 – 217 d.C. : CARACALLA

212 d.C. :
Constitutio Antoniniana






 

284 – 305 d.C. :

DIOCLEZIANO



306 – 337 d.C. :
COSTANTINO I



379 –395 d.C. :
TEODOSIO
















476:
La fine dell’Impero romano d’Occidente

L'ascesa di Augusto e gli imperatori Giulio-Claudi

Quando la Repubblica Romana (509 a.C. - 31 a.C.) arrivò alla fine, Caio Giulio Cesare Ottaviano, pronipote di Giulio Cesare e da lui adottato, rafforzò la sua posizione con la sconfitta del suo unico rivale per il potere, Marco Antonio, nella battaglia di Azio. Anni di guerra civile avevano lasciato Roma quasi senza legge. Tuttavia Roma non era ancora preparata ad accettare il controllo di un despota.

Caio Giulio Cesare Ottaviano nel 27 a.C., ufficialmente restituì il potere al Senato di Roma. Non solo il Senato respinse la proposta, ma gli fu anche dato il controllo della Spagna, Gallia e Siria. Poco dopo Il Senato gli concesse anche l'appellativo di "Augusto": diventò così il primo imperatore di Roma.
 Augusto organizzò l'amministrazione dell'Impero con molta bravura.
Fu un maestro nell'arte della propaganda, favorendo il consenso dei cittadini alle sue riforme. La pacificazione delle guerre civili fu celebrata come una nuova età dell'oro dagli scrittori e poeti contemporanei, come Orazio, Livio e soprattutto Virgilio.
Nel 14 d.C., Augusto morì e divenne imperatore suo nipote TIBERIO.

I primi anni del regno di Tiberio furono pacifici e relativamente tranquilli. Tiberio assicurò il potere di Roma e la sua ricchezza. Poi Tiberio si ritirò in sé stesso e diede il via ad una serie di processi ed esecuzioni per tradimento. Le persecuzioni continuarono fino alla morte di Tiberio nel 37.

Nel 37 divenne imperatore CALIGOLA, il suo pronipote. Caligola iniziò il regno ponendo fine alle persecuzioni e bruciando gli archivi dello zio. Ma sfortunatamente cadde presto malato ed iniziò a compiere atti insensati. Nel 41, Caligola cadde vittima di una congiura. L'unico membro rimasto della famiglia imperiale era un altro nipote di Tiberio: Tiberio Claudio Druso Nerone Germanico, noto come Claudio.

Nel 41 CLAUDIO divenne imperatore. Egli fu capace di amministrare con responsabile capacità. Riorganizzò la burocrazia e mise ordine nella cittadinanza e nei ruoli senatoriali. Proseguì la conquista e colonizzazione della Britannia, creando nel 43 la nuova provincia, ed aggiunse all'Impero molte province orientali. In Italia costruì un porto invernale ad Ostia.

Nel 54 divenne imperatore NERONE, figlio della seconda moglie di Tiberio. Inizialmente, lasciò il governo di Roma a sua madre ed ai suoi tutori, in particolare a Seneca. Tuttavia divenendo adulto, il suo desiderio di potere aumentò; fece giustiziare la madre ed i tutori. Durante il regno di Nerone ci fu una serie di rivolte e ribellioni in tutto l'Impero: in Britannia, Armenia, Partia e Giudea. Nel 68 Nerone si suicidò, e l'anno 69 (noto come l'anno dei quattro Imperatori) fu un anno di guerra civile, con gli Imperatori Galba, Otone, Vitellio e Vespasiano al trono, in rapida successione. Alla fine dell'anno, Vespasiano riuscì a consolidare il suo potere come Imperatore di Roma.

Gli Imperatori Flavi

Tito Flavio VESPASIANO divenne imperatore nel 69. Era stato un Generale Romano di notevole successo ed aveva amministrato molte parti esterne dell'Impero. Vespasiano riuscì a liberare Roma dai problemi finanziari creati dagli eccessi di Nerone e dalle guerre civili. Aumentando molto le tasse, egli riuscì a raggiungere una eccedenza di bilancio ed a realizzare progetti di lavori pubblici. Egli fu il primo committente del Colosseo e costruì un Foro il cui centro era il Tempio della Pace.
Vespasiano fu inoltre effettivamente imperatore delle province. I suoi generali soffocarono ribellioni in Siria e Germania. Infatti in Germania riuscì ad allargare le frontiere dell'Impero, e gran parte della Bretagna fu portata sotto il dominio di Roma. Inoltre estese la Cittadinanza romana agli abitanti della Spagna. Con Vespasiano il potere divenne ereditario.

Nel 79 divenne infatti imperatore il figlio di Vespasiano, TITO. Il breve regno di Tito fu marcato dai disastri: nel 79 l'eruzione del Vesuvio distrusse Pompei, e nell'80 un incendio distrusse gran parte di Roma. La sua generosità nella ricostruzione dopo le tragedie, lo rese molto popolare. Tito fu molto fiero dei suoi progressi nella costruzione del grande anfiteatro  (il Colosseo) cominciato dal padre. Tito morì nell'81 a 41 anni e ci furono voci che fosse stato assassinato dal fratello Domiziano, impaziente di succedergli.
Nell’81 divenne imperatore DOMIZIANO. Con lui i rapporti già tesi tra la dinastia flavia ed il senato si andarono sempre più rovinando. La parte finale del suo regno fu macchiata dalla condanna dei filosofi e, nel 95, dalla persecuzione contro i Cristiani. L'anno seguente Domiziano morì, vittima di una congiura.

Gli imperatori adottivi

Il periodo che va dalla fine del I alla fine del II secolo d.C. è caratterizzato da una successione non più dinastica, ma adottiva, basata sui meriti dei singoli, scelti dagli imperatori come loro successori.
NERVA, imperatore tra il 96 e il 98, era un anziano senatore scelto come successore di Domiziano. Egli adottò un personaggio militare, Traiano.

TRAIANO fu imperatore negli anni 98-117. Durante questo periodo, l’impero romano raggiunse la sua massima estensione.

A lui succedette ADRIANO (117-138), che accrebbe i poteri del principe rispetto a quelli del senato ed unificò la legislazione dell'impero. Negli anni del suo regno vi fu un periodo di pace, turbata esclusivamente dalla seconda rivolta giudaica (132-135), e l'imperatore si occupò della fortificazione dei confini settentrionali, con la realizzazione del Vallo di Adriano in Britannia ed il consolidamento del confine germanico.
ANTONINO PIO (138-161), capostipite della dinastia degli Antonini, continuò la politica pacifica del predecessore, fu un saggio amministratore e riconfermò al senato le prerogative passate, tanto da meritarsi l'appellativo di pio.

Alla sua morte gli succedettero MARCO AURELIO (161-180) e Lucio Vero, morto nel 169. Il periodo del regno dell'imperatore filosofo (Marco Aurelio) non fu felice come i precedenti: dal 162 al 165 vi fu una guerra contro i Parti, nel 166 scoppiò una pestilenza, dal 167 al 175 le campagne contro Marcomanni e Quadi e la rivolta di Avidio Cassio in Oriente misero a dura prova le finanze dell'impero. I sintomi della crisi, che investì l'impero romano nel III secolo, si fecero maggiormente sentire con la successione al trono del figlio di M. Aurelio, Commodo.

COMMODO (180-192) con il suo atteggiamento dispotico favorì il malcontento delle province e dell'aristocrazia. Il suo assassinio diede il via ad un periodo di guerre civili. L'ultimo periodo della pax romana può essere considerata l'età più felice dell'impero romano: tramite la politica di pace instaurata e la prosperità derivatane il governo imperiale attirò consensi unanimi, tanto che Nerva ed i suoi successori sono anche noti come i cinque buoni imperatori.

La tarda età imperiale

Durante il III secolo, le guerre civili, la crisi economica conseguente, l'indebolimento delle difese, la pressione dei barbari, i cambiamenti sociali e religiosi mettono in pericolo l'esistenza stessa dell'impero.
Nei primi anni del secolo la dinastia dei Severi attua una politica accentratrice ed un processo di democratizzazione. In tale programma si inserisce la Constitutio antoniniana promulgata da CARACALLA nel 212 che, concedendo la cittadinanza romana a tutti gli uomini liberi residenti nell'impero, sana le disparità giuridiche, fiscali ed amministrative.

(dinastia dei Severi)
Nel 235, l'assassinio di Alessandro Severo apre un periodo di anarchia militare, durante il quale si susseguono numerosissimi imperatori che restano in carica pochi mesi, o anche pochi giorni. In tale situazione, prevalgono gli interessi particolari delle differenti parti dell'impero, che cercano di risolvere con interventi pragmatici i problemi che il potere centrale non è in grado di risolvere.

Per equilibrare questa situazione DIOCLEZIANO, imperatore dal 284 al 305, istituisce la tetrarchia, (= 4 poteri, cioè 4 imperatori): tutto l'impero viene diviso in quattro grandi parti le tetrarchie e ai due imperatori col titolo di augustus, vengono uniti due "imperatori giovani", chiamati cesari. In realtà l’Impero romano è ancora un unico territorio, ma è governato in modo diverso.

COSTANTINO I, detto il Grande, (tetrarca d'Occidente) e Licinio (tetrarca d'Oriente), nel 313 promulgarono l'Editto di Milano (noto anche come Editto di tolleranza). Questo editto consentiva non solo ai cristiani ma a tutti di praticare liberamente la propria religione, vietando le persecuzioni anticristiane e ordinando che ai cristiani fossero restituite le Chiese e gli altri beni loro sequestrati.

Flavio TEODOSIO conosciuto anche come Teodosio I, fu imperatore dal 379 fino alla sua morte. Teodosio fu l'ultimo imperatore romano a regnare su un impero unificato. Gli imperatori che ereditarono da lui il potere si spartirono l'impero, che in seguito non fu mai più governato da un solo uomo. È passato alla storia anche per aver reso il Cristianesimo religione ufficiale di stato dell'Impero Romano.

Dopo il 395 l’impero romano è diviso fra Impero Romano d’Occidente e Impero Romano d’Oriente.
La pressione dei barbari ai confini e l'enorme estensione degli stessi rende l'esercito garante della sopravvivenza dello Stato ed il comando delle truppe è affidato ad ufficiali di carriera, che sostituiscono nell'incarico i senatori, spezzando il già labile legame fra il potere costituzionale e quello militare ed aprendo agli ufficiali la possibilità di ottenere cariche di notevole importanza nell'amministrazione dello Stato. Inoltre la necessità di frequenti leve estende il reclutamento a cittadini di tutto l'impero e, poi, anche ai barbari. Lo spopolamento delle campagne, dovuto sia alla crisi militare, sia alla scarsità di manodopera servile, porta ad una crisi economica, aggravata dall'insicurezza delle vie di comunicazione che causa la riduzione dei commerci. La necessità di mantenere in efficienza gli eserciti, comporta un grande aumento delle tasse, e la conseguente inflazione provoca un aumento dei prezzi, che colpisce soprattutto le città. Pestilenze e catastrofi naturali aggravano la situazione con un imponente calo della popolazione.

L’impero romano d’Occidente crolla nel 476, con la deposizione dell’imperatore ROMOLO AUGUSTOLO.  L’impero Romano d’Oriente crollerà nel 1453.